Test e Presentazioni

Le nostre prove – Cressi Cherokee Fast 110

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 di Emanuele Zara

Semplice e letale

Un arbalete classico, con il fusto tondo e la doppia gomma da 14 millimetri, che garantisce precisione e gittata. Tecnica di costruzione e cura dei particolari sono come al solito al top

Ho ricevuto dalla Cressi Sub un nuovo arbalete, il Cherokee Fast 110. Tecnicamente è un’arma semplice, tradizionale, a doppia propulsione elastica, strutturata in tre parti smontabili e dotata di un’accessoristica di serie di alto livello. L’impugnatura Cherokee è ormai collaudata. Stampata in tecnopolimero caricato vetro in alta percentuale, la serie 2020 ospita una meccanica che coniuga parti in materiali compositi e altre, come grilletto, dente di sgancio e sgancia sagola laterale, ricavate in acciaio inox dal pieno. Una garanzia di grande solidità. L’aggancio del mulinello Reel 50, presente di serie, è stato rinforzato con un perno passante in acciaio.

Il fusto in lega di alluminio è tubolare, estruso, con il guida asta superiore. La livrea è sempre nera, ma impreziosita con tocchi di rosso.

Il terzo componente è la minuta testata open, che supporta il doppio circolare. Da sottolineare la peculiarità dei magneti al neodimio annegati nel polimero, in una camera stagna, che permettono di trattenere l’asta in testata senza per forza fissarla con il tradizionale cavallotto di filo.

La dotazione di serie è completa, manca solo il filo per il mulinello. Il Cherokee Fast viene proposto in 5 lunghezze: 75, 90, 100, 110, 120 centimetri.

Il Cherokee Fast 110 che ho ricevuto è stato allestito con il monofilo a corredo. Da sottolineare che la matassina da 1.60 non copre due passate complete, neanche legando lo shock absorber si riesce a completare la lunghezza necessaria. Ho quindi riempito di sagolino il mulinello, circa 50 metri e poi sono riuscito a completare la doppia passata. La coppia di eccellenti gomme rosse è già legata. Prima di andare in mare c’è quindi solo da mettere il filo sul mulinello e completare il calamento con il nylon e gli sleeve.
Il primo giorno programmato per il test è stato condizionato da un Maestrale teso, situazione che ha messo alla prova questo arbalete, soprattutto per via della gestione con mare formato e corrente.

L’ho preparato velocemente, rocchetto del mulinello imbobinato, monofilo di nylon sull’asta e shock absorber tra i due tramiti di filo. Il Cherokee Fast è davvero semplice e ben costruito. La propulsione è affidata a una doppia coppia di gomme di colore rosso, da 14 millimetri, un elastomero ottimo come progressività di estensione. Quindi non propulsioni demoltiplicate e affini, due circolari e asta tahitiana da 6.5, insolitamente corta per la tradizione della casa ligure, che solitamente ha sempre fornito lunghezze “generose” in uscita dalla testata.

Il codolo si aggancia al dente della meccanica senza esitazione; al primo tentativo fa presa. All’atto di caricarlo apprezzo la qualità dei nuovi elastici. Sono legati e con l’ogiva tessile si può sfruttare al massimo la gomma nell’azione di armamento. I due circolari sono estremamente progressivi e per nulla difficili da agganciare alle pinnette. Volendo, si può sfruttare la prima ravvicinata, ma per velocizzare l’azione si stendono sino alle prime due pinnette senza problema.

Lasciato a galla osservo l’assetto. Il calcio scende a fondo prima della testata. Impugnato, lo si gestisce comunque senza sforzo alcuno e anche a fine battuta confermo che la gestione è buona. Spostandolo a destra e sinistra, sul piano orizzontale, con una certa “brutalità” l’arma non scorre rapida; il pacchetto delle doppie gomme e dell’asta sulla guida integrale crea un certo attrito. Basta però gestire il fucile da tergo, con movimenti sinuosi, che le cose migliorano e i movimenti diventano fluidi e rapidi. D’altronde abbiamo in mano un 110, non dimentichiamolo. L’allineamento su bersaglio in movimento, a scorrere, è immediato.

Dopo un primo approccio tecnico, inizio a pescare sul serio. E trovo subito un ottimo feeling. Ci fermiamo in una zona ricca di lastroni e massi, girano diversi saraghi e infatti, in lontananza, ne scorgo un paio di peso. Mi apposto sotto un ciglio e mentre allungo il braccio noto con piacere la pulizia di mira. Il colore rosso degli elastici si è spento (le foto con il flash non fanno testo…) e riesco a tenere il fucile basso sulla lastra. Si sta avvicinando un gruppetto di saraghi, mi concentro su un solo esemplare, un bel pesce.

Il dito si contrae sul grilletto, lo sgancio è morbido, dolce. Il colpo parte veloce, non si è udita una frustata secca, ma la contrazione delle due gomme è stata fulminea. Sparide centrato in pieno. Veramente un bel tiro!

Il Cherokee Fast 110 può essere usato nella pesca profonda, ma anche con il pesce bianco in medio fondo è molto interessante. E che dire della gittata? Molti si affidano a sistemi di propulsione speciale, ma questo arbalete semplice, a doppia gomma, garantisce un tiro capace di stirare quasi due passate complete, e meno male che lo shock absorber Cressi evita lo strappo a fine corsa. E si riarma in tempi brevissimi.

Ci spostiamo con il gommone e poco prima del tramonto tentiamo un tuffo su un fondale ricco di massi e rimonte. Sono sul fondo, davanti a me una tettoia di roccia e subito dopo una serie di massetti a frana. Tempo qualche secondo ed ecco i muggini. Uno pare incuriosito più degli altri; passa sotto un arco di roccia e mi punta deciso. Mi abbasso per non intimorirlo e infatti mi sfila a breve distanza. Lo metto in mira e mentre sto per contrarre il dito sul grilletto fa uno scatto per allontanarsi. Stendo il braccio è faccio partire il colpo quasi d’istinto. Sensazione di sgancio dolce confermata, quasi nessun sussulto, tiro lungo ma precisissimo. E pesce sull’asta! Sono ancora incredulo, l’ho proprio preso! Ho lasciato partire la stoccata neanche convintissimo, invece…

Torno sull’imbarcazione molto soddisfatto intanto che rimiro il Cherokee Fast 11. Luca nel frattempo ha catturato una grossa orata. Siamo appagati. Si torna in porto.

ELEMENTI COMPOSITIVI

L’impugnatura

Viene stampata in polimero caricato vetro in alta percentuale. La culatta è raccordata con un piedino sternale in termogomma; come ricambio c’è un piedino più corto. Una spina in inox lo blocca. Il castello ospita la meccanica arretrata in una piccola scatola in inox. Nella parte anteriore si nota una sella in composito, un guida codolo preciso che favorisce l’ingresso e l’aggancio della tahitiana. Sul lato destro lo sganciasagole automatico; gli spigoli sono stati sottoposti a elettro lucidazione e non abradono le volute di sagola. Il grilletto è in acciaio ottenuto dal pieno, come altre parti della meccanica interna e lo sganciasagole; la mezzaluna è guidata sui laterali da inserti in polimero e paratie in composito. Lo sgancio è silenziato in battuta da un inserto ammortizzatore in polimero. Sui lati le guanciole e i riporti in termogomma rossa, per ottimizzare il grip.

Il fusto

In lega di alluminio anticorodal T6082, viene lavorato per estrusione. Il profilo è cilindrico e misura 28 mm di diametro; è dotato di guida asta integrale. Nella parte inferiore, si nota un piano che longitudinalmente corre per tutto l’affusto, irrigidendolo ulteriormente. La finitura protettiva è affidata a un processo di anodizzazione a spessore, un elettrocolore nero opaco.

La testata

Aperta, è stampata in polimero caricato vetro in alta percentuale. Ha dimensioni minute ed è in grado di ospitare la doppia gomma circolare. A livello della sella guida asta, è inserito a scomparsa un doppio magnete al neodimio opportunamente protetto dall’ossidazione (ospitato in camera stagna), che immobilizza l’asta durante l’azione di armamento. La tahitiana non si muove neanche a fucile capovolto. Davvero una soluzione comoda e intelligente. I due circolari sono inseriti in una sede a “semicerchio” e due alucce laterali la innalzano leggermente e la portano in linea con l’asta. Inferiormente un gancetto passafilo in inox serve a sistemare le passate di sagola; poco sopra c’è un foro trasversale dove è legato lo shock absorber, di serie.

La dotazione di serie

Su questo fucile c’è tutto il necessario, compreso il mulinello, che è montato davanti all’elsa: è un Reel R50. Una busta trasparente contiene poi altri elementi. Il calamento è un nylon nero da 1.60 mm e ci sono anche due sleeve; lo shock absorber e il secondo piedino di appoggio sternale, da circa 30 mm.

I TOP

La prestazione è eccellente. La doppia gomma da 14 mm è perfetta per la tahitiana da 6.5 mm. Un pronto pesca costruito con cura che si apprezza pescata dopo pescata

I FLOP

La maneggevolezza è discreta; l’arma risulta un po’ frenata negli spostamenti rapidi. Migliora se gestito da tergo

Diamo i numeri

Tecnica di costruzione Eccelsa, come d’altronde lo sono tutti i prodotti by Cressi. Non c’è un particolare fuori luogo 9.5

Livello di rifinitura Vale quanto detto per la tecnica di costruzione. Accessori, meccanica, fusto, testata sono al top 9.5

Assetto E’ leggermente negativo con l’asta da 6.5 e il mulinello con 50 metri di sagolino. Cade di calcio mentre la testata scende piano. La gestione non stanca comunque il braccio 7.5

Maneggevolezza Il Cherokee Fast 110 non si muove rapido negli spostamenti laterali; risulta un po’ frenato e bisogna accompagnarlo piuttosto che forzarlo nei movimenti. Gestito da tergo le cose migliorano 7

Prestazioni Il tiro è preciso e veloce, merito anche dello sgancio molto dolce. Ottima gittata e asta tesa; l’accoppiata con lil doppio circolare da 14 e l’asta da 6.5 è perfetta. Il rinculo si avverte poco, la presa alta lo assorbe molto bene 9

Rapporto qualità/prezzo. In versione “pronto pesca”, compreso di mulinello vuoto, costa di listino 229€. Nei negozi si trova comunque scontato del 10/15%, quindi si acquista sotto i 200€. 8.5

Scheda tecnica

Impugnatura: in polimero caricato vetro, guanciole laterali rosse in termogomma

Meccanica: dente, grilletto, leveraggi in acciaio inox 316 ricavati dal pieno, guide laterali in polimero autolubrificante

Sganciasagole: uno automatico laterale in inox e uno inferiore, a coccodrillo

Appoggio sternale: amovibile, doppia misura a scelta

Fusto: in lega di alluminio anticorodal T6082 da 28 mm, con guida integrale

Testata: aperta, per doppio elastico circolare

Gomme: doppio circolare da 14 mm, ogiva in Dyneema

Asta: da 6.50 mm lunga 1400 mm

Misure: 75, 90, 100, 110, 120

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