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Itinerari

Calabria: i fondali di San Leonardo di Cutro

di Gherardo Zei

Un paio di chilometri di costa che confinano con l’area protetta di Capo Rizzuto, dove poter insidiare pesce bianco e anche qualche ricciola. Un classico posto esplorabile partendo da terra, caratterizzato da panettoni di grotto che svettano dalla posidonia

Le prede principali

Il pesce caratteristico e più diffuso del litorale è il cefalo. Anni fa era talmente presente che i pescatori subacquei lo snobbavano, mentre oggi il mare è diventato molto più povero e catturare un muggine non è più così semplice. Tra i predatori, i serra e le ricciole sono tra i più frequenti. In particolare, nel periodo autunnale le ricciole di taglia piccola e media (i cosiddetti limoncini) sono numerose, mentre la grossa leccia può sempre capitare. Inoltre, non è infrequente l’incontro con la cernia bianca. «Per poco non ne prendevo una proprio stamattina – ci spiega Giovanni a cena -. Stavo facendo un agguato lungo una spaccatura in fondo alla quale era appoggiato un pezzo di tronco di legno affondato. Poi ho guardato meglio e ho visto che in cima c’era un polpo morto. Ho guardato ancora meglio e ho capito che il tronco era in realtà una cernia bianca che teneva il polpo in bocca. Ma mentre facevo tutti questi ragionamenti, l’animale ha avuto il tempo di accorgersi di me e, immediatamente, ha sputato il polpo e si è data alla fuga».

Ma non è finita. Da queste parti incrociano in inverno le spigole (anche in tana) e i saraghi sono onnipresenti e si prendono sia al libero che in tana. Pure qualche orata può essere sorpresa mentre grufola nella sabbia alla ricerca dei frutti di mare. In ogni caso, fare carniere lungo questi fondali non è semplice: la zona è infatti molto battuta oltre che dai pescatori subacquei anche da quelli di superficie, con reti, nasse e altri attrezzi professionali. Tuttavia, la sorpresa può sempre scappare. Come ad esempio la lampuga, in particolare verso la fine dell’estate. Di solito, per sua natura incrocia più al largo di quanto non si spingano i pescatori con il fucile, ma qualche volta si riesce ugualmente a vederla.

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