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Itinerari

Da San Vito Lo Capo a Monte Cofano

Un susseguirsi di orli, cigliate e tane, spesso seminascoste dalla posidonia, dove incrociano branchi di saraghi, spigole, orate e, da qualche tempo a questa parte, anche serra e barracuda. La batimetrica migliore va dai 10 ai 15, 18 metri e la visibilità è quasi sempre ottimale. Si può partire da terra in diversi punti, mentre il gommone va alato allo scivolo di San Vito

La zona in pillole
Periodi migliori: l’autunno e l’inizio dell’estate
Venti e correnti: predominanti sono il ponente e il maestrale. Il vento migliore per la pesca è il maestrale in scaduta. Il peggiore è lo scirocco forte
Visibilità: dai cinque ai trenta metri
Prede principali: spigole, orate, saraghi, corvine, ricciole, serra e barracuda
Profondità: si può pescare ovunque, da un metro a quaranta
Da dove partire: da terra ovunque. Con il gommone principalmente dallo scivolo del porto di San Vito Lo Capo
Divieti: non esistono limitazioni particolari, tranne le Ordinanze balneari. La riserva di Monte Cofano è soltanto terrestre
Traffico nautico: è notevole solo nel periodo estivo, mentre negli altri mesi non ci sono problemi. In luglio e agosto non bisogna dimenticare che San Vito è una località turistica di una certa rilevanza
Fucili: la limpidezza dell’acqua suggerisce sempre armi non cortissime. Un settantacinque per il razzolo e un cento per la pesca al libero. Per la tana si può usare il settantacinque, ma un modello cortissimo torna comodo negli spacchetti più angusti.

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