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Test e Presentazioni

Quando dici Tuttosub dici apnea!

di Stefano Tovaglieri

L’azienda di Molfetta vanta una lunga tradizione nelle mute su misura e da qualche anno a questa parte si è specializzata nei capi dedicati all’apnea, in mare come in piscina. Davvero interessante questo modello da 1 o da 1,5 millimetri, che grazie al taglio particolare veste come una seconda pelle

Come ogni vestito ha una sua storia, uno scopo, un sarto e ha chi lo indossa. E la muta di Tuttosub non fa eccezione. Tutto ha inizio con una sfida: quella all’eccellenza coniugando alta tecnologia dei materiali e abilità manifatturiera. Una sfida raccolta da Alessandro de Laurentis, il titolare dell’azienda e da alcuni atleti del Club Azzurro di apnea che, assieme, hanno sfidato il limite degli abissi marini per rendere possibile l’impossibile e scalare i gradini del podio mondiale. 

Già proprio così! Dietro a ogni prestazione eccellente, oltre all’atleta c’è sempre l’attrezzatura, chi la produce; a passione di un’un’idea vincente e la condivisione del valore della sfida: insomma, una questione di squadra! 

Lo scorso anno si gareggiava per la prima volta ai Caraibi, in acque calde. C’era bisogno di una muta diversa da quelle utilizzate nel mare nostrum seppur estivo. Una muta leggera per coibentazione ma anche con caratteristiche di vestibilità, resistenza del materiale ed elasticità non comuni, che si adattassero bene agli abissi tropicali, dove il termoclino è praticamente assente. 

L’apneista, oggi, s’immerge con attrezzature ad alto contenuto tecnologico. Non è più come ai tempi di Haggi Statti che, nel 1913, con l’ausilio di una “petra” e indossando indumenti di lana recuperò, su un fondale che variava tra i 60 e gli 80 metri, l’ancora persa nella baia di Karpatos della nave della Regia Marina Militare Regina Margherita. 

Attualmente sul mercato un prodotto finito disponibile ai più, spesso nasce dall’esperienza fatta sul campo da pochi atleti d’alto livello, che ricercano nel dettaglio e nella semplicità l’eccellenza. Poi l’artigiano, raccolti i feed back dai “piloti”, ricerca materiali ed elabora le soluzioni più efficaci per risolvere quei piccoli problemi che aprono le porte alla prestazione d’altissimo livello. Accade ai vertici di in ogni disciplina sportiva, apnea compresa. 

Il prototipo pensato da Tuttosub è stato testato da decine di atleti che hanno contribuito a migliorare diversi dettagli e se, come diceva Michelangelo: “…il capolavoro si vede dal dettaglio”, oggi possiamo dire che anche questa muta (da 1 o da 1,5 millimetri) è un capolavoro.

Io stesso ho avuto il piacere di provarla in piscina, ma anche durante uno dei miei stage a Ustica, in mare. Già, in mare! In piscina, soprattutto nei mesi invernali, l’acqua non sempre ha una temperatura piacevole anche negli allenamenti in dinamica, per cui, muovendosi, ci si scalda di più in qualche modo. Indossare questo capo da 1,5 ha completamente cambiato prospettiva ai miei allenamenti, aggiungendo una notevole dose di confort. 

Nonostante i due pezzi (pantalone a vita alta e giacca con cappuccio incorporato) avevo avuto la piacevole sensazione di libertà nei movimenti delle braccia durante la rana subacquea e di scivolamento in ogni esperienza dinamica. Caratteristiche che ho poi ritrovato in mare, nei tuffi in costante con e senza attrezzi. Inoltre, grazie al foderato interno si veste con grande facilità. Insomma, una muta versatile in acque calde: facile e leggera. Una seconda pelle.

Un capo realizzato principalmente per le immersioni outdoor in mari caldi, ma che può anche essere utilizzato in piscina per gli allenamenti quando l’acqua non è particolarmente calda, per i freddolosi e perché no, anche in Mediterraneo, nei mesi estivi, quando la temperatura in superficie sfiora o raggiunge i 30 gradi. 

La muta viene prodotta in misura standard con taglio preformato, oppure su misura. Il segreto del materiale sta tutto nel neoprene Yamamoto ultrastretch da  1 o da 1,5 millimetri, con l’interno foderato e l’esterno liscio e spalmatura nera o azzurra. Si tratta di un materiale leggero ma altrettanto resistente, tant’è che per mantenere queste caratteristiche le giunzioni all’interno sono termosaldate.

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